venerdì 11 ottobre 2013

Io, emigrante, ci sono nata

Non è facile scrivere cose interessanti sul blog o per lo meno non è facile renderle tali alla lettura di molti. Tuttavia, oggi scriverò di come io sto affrontando questa esperienza della mia vita alla soglia dei miei quaranta anni. Ebbene, nulla di nuovo sotto al sole. Ricominciare da capo, per dirla come in una battuta da film, è il mio mestiere. E puntuale arriva quella strana sensazione di tabula rasa nel cervello, una quasi totale assenza di emozioni sia brutte che buone e la consapevolezza  di iniziare un periodo che ha già una fine. Ogni volta che ho cambiato paese, città , scuola, amici, abitudini, sempre lo stesso atteggiamento un po' distaccato e un po' congelato, d'altra parte è così che ho fatto sempre ed ha sempre funzionato. In compenso però, tutte le volte che un'esperienza è finita ne sono uscita più ricca, più appagata e in sostanza più essere umano. Ogni tappa dei miei viaggi, non di piacere ma di permanenza, è stata una tappa basilare della mia vita e alla soglia dei quaranta anni, con marito e figli mi trovo a vivere di nuovo questa cavalcata  "verso l'infinito e oltre". Il mio modo di Gestire il cambiamento, magari potrebbe essere una ricetta utile anche per chi, con questa frase, ci si riempie solo la bocca, soprattutto in patria. Perché, come ha detto una mia cara vecchia amica, io emigrante ci sono nata.

Nessun commento:

Posta un commento