lunedì 23 settembre 2013

Primo giorno di scuola

Ecco, il grande e temuto giorno dell'inizio della scuola è arrivato. Prima però occorre prepararsi ed ecco che armati della lista bella e pronta fornita dalla scuola, ci avviamo all'ennesimo shopping in uno dei tanti super super super market californiani. La lista è lunga e quasi incomprensibile, ma poiché gli americani sono organizzati e non perdono tempo ( o quasi, siamo pur sempre in California) trovo tutto negli scaffali in maniera perfetta e corrispondente a quanto elencato nella lista. E portiamo a casa l'ennesimo scontrino di Target!  Una volta pronti iniziamo, di lunedì ovviamente. Mi sciroppo alzabandiera, preghiera e pianto del più piccolo in meno di mezz'ora, solo antifona di quello che sarebbe venuto dopo. Un pò increduli verso la strategia dell'inserimento, le maestre mi fanno stare col piccolo e con altri 15 scalmanati trienni e quattrenni col mocciolo, americano ma sempre mocciolo è, al naso.  Partecipo anche alla nap del pomeriggio, solo che mio figlio è l'unico a non dormire su un materassino per addominali sotto un flusso di aria condizionata, così alle 14 decido che come primo giorno può essere abbastanza.
A.C.A.

sabato 21 settembre 2013

Lezioni di Bibbia

Arrivati a Vacaville, la nostra destinazione, alloggiamo per qualche giorno in residence, dopodiché ci trasferiamo nella casa definitiva. Come in ogni benvenuto americano che si rispetti, arriva la vicina di casa (ahimè senza muffin) che di dà il welcome to california, ma subito dopo mi invita alle sue lezioni collettive sulla Bibbia. Avete capito bene e se poco poco mi conoscete potete immaginare la mia espressione facciale all'udire cotanto invito. C'è voluto tutta la freddezza europea per trattenere un "che cosaaa? Ma lo sai tu quante cose devo fare io in una giornata?". Licenziata con garbo inglese la nexdora, come direbbe lo zio canadese, mi affrettiamo all'organizzazione ed avvio della nuova casa, che detto così sembra abbastanza riduttivo per i nostri quasi 400 metri quadri californiani.
ACA

venerdì 6 settembre 2013

Italians, no food!

Dall'ottenimento dei visti, tempo 15 giorni ed eccoci in California. Spediti i pacchi una parte via nave e una parte via aereo, non ci è restato che affrontare le circa 14 ore di aereo, transitando per Francoforte. Meno male che i bambini sono stati abbastanza bravi, complice la strategica partenza alle 17:30 dalla Germania così che si sono addormentati andando incontro alla notte verso le 21. Allo sbarco tanti e tanti controlli, fino a che l'ultimo degli ufficiali deputato al controllo dei bagagli, 1 metro prima dell'uscita dall'aeroporto non esclama: "italians, no food! " con aria sarcastica verso i suoi colleghi. A dire il vero, la voglia di portarmi dietro 4 etti di prosciutto di Bassiano sotto vuoto mi era balenata, e forse questo avrebbe appagato i toni dell'ufficiale, per non parlare del mio palato.