Ecco, il grande e temuto giorno dell'inizio della scuola è arrivato. Prima però occorre prepararsi ed ecco che armati della lista bella e pronta fornita dalla scuola, ci avviamo all'ennesimo shopping in uno dei tanti super super super market californiani. La lista è lunga e quasi incomprensibile, ma poiché gli americani sono organizzati e non perdono tempo ( o quasi, siamo pur sempre in California) trovo tutto negli scaffali in maniera perfetta e corrispondente a quanto elencato nella lista. E portiamo a casa l'ennesimo scontrino di Target! Una volta pronti iniziamo, di lunedì ovviamente. Mi sciroppo alzabandiera, preghiera e pianto del più piccolo in meno di mezz'ora, solo antifona di quello che sarebbe venuto dopo. Un pò increduli verso la strategia dell'inserimento, le maestre mi fanno stare col piccolo e con altri 15 scalmanati trienni e quattrenni col mocciolo, americano ma sempre mocciolo è, al naso. Partecipo anche alla nap del pomeriggio, solo che mio figlio è l'unico a non dormire su un materassino per addominali sotto un flusso di aria condizionata, così alle 14 decido che come primo giorno può essere abbastanza.
A.C.A.
Editoriale
14 anni fa
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